Le complément nécessaire Logique, analogie et dialectique dans la philosophie de Enzo Melandri
Il complemento necessario. Logica, analogia e dialettica nella filosofia di Enzo Melandri
Résumé
I rapporti tra logica, analogia e dialettica costituiscono il cuore del pensiero di Enzo Melandri e del suo opus magnum del 1968: La linea e il circolo. Lo scopo del presente lavoro è quello di chiarire tali rapporti, arrivando a isolare quella che potremmo definire – certo non con pretese di esclusività interpretativa – una matrice teorica, un ordinamento di strutture concettuali alla luce delle quali avvicinarsi alla lettura di La linea e il circolo. Al centro di questa matrice si collocherà la nozione di complementarità, che Melandri riprende da Niels Bohr, dandone un'originale interpretazione.
È dunque, la nostra, una proposta ermeneutica, ma non solo. La convinzione che ci guida è duplice: 1) storica, secondo la quale in La linea e il circolo avviene un superamento della prima riflessione fenomenologica melandriana – contenuta in opere come Logica ed esperienza in Husserl e le Note sull'Organon aristotelico – quel che potremmo chiamare un superamento dialettico della fenomenologia e che presenta importanti connessioni con la storia della fenomenologia europea, e italiana nello specifico; 2) filosofica, secondo la quale in Melandri, e in particolare nella matrice teorica che andremo a individuare, si viene a configurare una certa “immagine” del lavoro filosofico come tale, nei termini di una pratica archeologica tesa alla dialettica.
Se dunque, come ha scritto qualcuno, La linea e il circolo resta ancora una parte del nostro rimosso collettivo a causa della totale mancanza di assimilazione critica, l'obiettivo generale di questo saggio è quello di cercare di riportare “a galla” il rimosso nonostante il suo ritorno. E ciò nella convinzione per cui il significato ultimo dell'opera melandriana risieda nel pathos trasformativo di quella filosofia della praxis che, evocata nella Prefazione («Ciò che ci unisce, ipocrita lettore, è la prassi che ci farà ritrovare sempre dalla stessa parte. È lì che ci riconosceremo»5), torna nelle ultime righe del libro nella forma audace della rivoluzione. Di qui il rapporto critico con il marxismo.
Origine : Fichiers produits par l'(les) auteur(s)